domenica 6 febbraio 2011

Il catafero scuisito

Oggi, ore 19.30.
Marco Viola a casa mia, a disegnare.
Marco: "A Stefanì, che fai?"
Stefano: "Ah boh, ho finito di colorare le tavole, mo faccio n'attimo na cosa radical chic per il blog"
M: "ah, fampò vede..."
S: "tiè"


S: "Si ma boh, non so che farci, tipo na cosa che fa ride, boh...tipo questa.."


M: "Ah ah, facce li baffetti, e pure i peli sur petto"
S: "Ma boh...(dico spesso "boh"...) tipo così?"


M: "Eh, ma più peli..."
S: "Vabbò, io mi vado a fare la doccia"
M (in tono minaccioso) : "Eh, mo too faccio io!"
S: "si, ma fallo su un altro livello, che lo volevo fare carino..."
M: "SE!"

Insomma, torno in camera, e trovo questo:



M: "Te piace? Visto com'è ruspante? Pare Sandro lo Spadaccino, o'zingaro daa Laurentina che se tira fori l'occhi dalle orbite, va a fa a' spesa da mi padre"
S (in piena ammirazione) : "Ohhhh..."


Certe cose nascono così, semplicemente, nell'intimità di una camera, in un pomeriggio di sole.

Ciao,
fighetti